Garantire la sicurezza dei prodotti topici utilizziamo ogni giorno, soprattutto per quelli rivolti ai target più deboli (bambini e anziani), è una priorità per ogni formulatore. Quando le informazioni reperibili sono limitate o non consentono una valutazione approfondita, i test in vitro, che utilizzano modelli di tessuti umani ricostruiti, sono l’approccio migliore per valutare la sicurezza dei prodotti.
I modelli di tessuti umani, come l’epidermide umana ricostruita (RHE), sono normalmente utilizzati nei test normati, e forniscono un’alternativa etica e affidabile ai test sugli animali. I modelli RHE sono progettati per replicare fedelmente la struttura e la funzione della pelle umana, in particolare l’epidermide, la barriera protettiva della pelle. Questi modelli possono essere utilizzati per valutare se i prodotti causano irritazione, tossicità o problemi di assorbimento (OECD 439). La vitalità cellulare, i marcatori di infiammazione e i marcatori di differenziazione della pelle vengono analizzati per valutare il potenziale di irritazione del prodotto sulla pelle. Varie combinazioni o concentrazioni di ingredienti possono essere confrontate in parallelo, il che supporta i processi di R&S e consente di risparmiare tempo e risorse. Inoltre, fornisce un’alternativa etica ai test clinici per la valutazione della tolleranza durante lo sviluppo del prodotto.
Oltre ai modelli di epidermide, anche i modelli di epitelio umano ricostruito sono essenziali per valutare la tolleranza dei prodotti destinati a specifiche aree del corpo, come la regione orale, gengivale, oculare o nasale. Questi modelli sono particolarmente utili per prodotti come articoli da toeletta per bambini, dentifricio per bambini e dispositivi medici pediatrici.
I modelli di epitelio oculare sono utilizzati in modo simile nello sviluppo di prodotti come shampoo per bambini e prodotti per la cura degli occhi. La linea guida OECD 492 è in genere seguita per questi modelli per garantire che i prodotti siano sicuri per l’area oculare.
La pelle dei neonati ha lo stesso numero di strati di un adulto, ma ogni strato è più sottile. È anche più fragile e incline alla disidratazione. Gli strati epidermici superiori, in particolare lo strato corneo, sono meno sviluppati, fornendo una barriera più debole contro la perdita di acqua e le infezioni. Pertanto, la pelle di un neonato o di un bambino piccolo richiede un’igiene estremamente delicata e protettiva.
Un approccio multiparametrico, che incorpora test di citotossicità, marcatori infiammatori e analisi istologica, garantisce una valutazione completa e affidabile dei prodotti progettati per i bambini piccoli per migliorare la sicurezza.
Le aziende possono utilizzare questi modelli di tessuto avanzati per evitare i test sugli animali, pur non abbassando l’asticella della sicurezza dei loro prodotti. Questo approccio scientifico offre la tranquillità di sapere che i prodotti, specialmente quelli destinati a un target vulnerabile, sono stati testati eticamente e accuratamente per soddisfare i più elevati standard di sicurezza.